La storia di un vetro antichissimo

La lavorazione artistica del vetro di Murano è da sempre un vero e proprio universo. Una realtà che dal 1291, anno dell'emanazione del decreto in cui la Serenissima decise di spostare le fornaci nell'isola di Murano, non ha mai cessato di evolvere e reinventarsi.

Un percorso in cui tecniche, ricerca e innovazione hanno sempre avuto un ruolo centrale nell'orizzonte degli interessi dei Maestri vetrai muranesi.

La prima codifica del vetro calcedonio in laguna risale alla metà del XV secolo per poi perdersi nell'oblio. E' alla metà del XVIII secolo che questo stile ''risorge'' dalle ceneri, grazie all'ingegno del Maestro Lorenzo Radi (www.museovetro.visitmuve.it) che mette a punto la stessa composizione del XV secolo, realizzando forme semplici e lineari, il cui straordinario effetto è affidato alla vasta gamma cromatica delle venature.

La composizione del Calcedonio è difficile da realizzare, ogni maestro ha una sua formula particolare che ne esalta i colori.

Il Vetro Calcedonio unisce al fuso canonico del vetro anche sali d'argento e altri ossidi di coloranti. Un processo chimico straordinario che solo grazie al talento dei Maestri Muranesi, consente la creazione di opere straordinarie. 

Non esiste un opera uguale all'altra, ogni scultura è differente per tonalità e gamma cromatica, un pezzo unico. Sfumature della malachite, dell'onice, dell'agata, dediaspro e dei lapislazzuli. Un turbine di colori capace di conquistare il gusto di chiunque posi gli occhi su un opera di tale bellezza.

Il Maestro Andrea Tagliapietra ed il Maestro Mirco Bastianello sono indiscutibilmente i maggiori rappresentanti di questa antichissima arte e realizzano capolavori che arredano collezioni private in tutto il mondo.

Prodotto aggiunto al confronto.